Il potere e l’uguaglianza: Le coppie riuscite sono quelle che mantengono una complementarietà rispetto ai compiti ed una leadership di coppia condivisa. Più lo squilibrio è enorme più le coppie sono disfunzionali; ci sarà un tentativo di esercitare superiorità e dominanza. Se il potere non viene ben distribuito la coppia può soffrire e possono insorgere sintomi a livello fisico e/o sessuale.
Adattabilità: riguarda l’equilibrio tra la struttura stabile della coppia e la capacità di rendersi flessibile ai cambiamenti della vita. I coniugi, impegnati nel lavoro e nella famiglia e dovendo rispondere alle richieste provenienti da entrambi le parti, per non soccombere come coppia, devono possedere una struttura ben salda ma riuscire al tempo stesso a far fronte anche crisi che possono insorgere, per cambiamenti inaspettati, essere elastici – coesione: le coppie sane riescono a trovare un equilibrio tra la vicinanza e la possibilità di esprimere le differenze individuali, separandosi. Si protegge la coppia, evitando la possibilità di intrusione. Le coppie disfunzionali, sono quelle ad esempio, dove entrambi i partner lavorano e non passano del tempo insieme e che quando si ritrovano il loro tempo si consuma non nel piacere ma nell’assolvimento dei doveri familiari; quasi come se la loro vita fosse rappresentata da due treni in viaggio che scorrono su binari paralleli.
Comunicazione: affinché sia efficace occorre imparare a distinguere tra il conflitto, i bisogni ed i valori. I partner dovrebbero confrontarsi in modo da prevenire i problemi, ad ascoltare empaticamente e inviare messaggi ottenendo l’attenzione dell’altro espressione delle emozioni: ogni coppia deve trovare una modalità comune di esprimere le emozioni. Esprimere i propri sentimenti significa identificare e poi dare voce alle proprie emozioni. Comunicare i propri bisogni significa pianificare in anticipo come chiedere “cosa vuoi” e essere assertivo rispetto a ciò, piuttosto che essere passivo o aggressivo. Essere abili in queste competenze migliora la propria relazione di coppia. Spesso ci si abitua a nascondere le proprie emozioni e di conseguenza a non comunicarle, a volte per motivi di natura familiare, l’educazione e le primissime esperienze di vita, a volte per valori culturali e sociali (basti pensare a come tutt’oggi sia denigrato l’uomo che mostra apertamente la sua tristezza).
La coppia, quindi può essere salda e strutturata oppure fragile, quella che si perde. Quella dove i partner stanno insieme ma sono lontani, un distacco, dovuto ad una molteplicità di fattori, ad esempio, il distacco emotivo, oppure quello sessuale.
La coppia puo’ attraversare degli scossoni durante il suo ciclo vitale, cio’ quando attraversa cambiamenti importanti che le impongono la ricerca di un nuovo equilibro . In questi momenti puo’ capitare di perdersi mostrando scarsa capacità di adattamento.
Ma la crisi non è una rovina, anzi è un momento evolutivo per ognuno di noi, apre alla confusione, al disordine, alla perdita di ruoli ed all’assunzione di nuovi comportamenti, ma quello che è più importante è che è possibile uscire dalla crisi più forti di prima e più consapevoli di cosa significhi essere LA COPPIA.
E voi che coppia siete?
Dott.ssa Barbara Calcinai